“Ricordi Corrispondenti”

In nome del danaro,
lavori irrispettosi
Il bagno restaurato
l’idea rubata
l’ignoranza fracassante.
Tutti i ricordi corrispondenti
ad un giorno in quel giorno,
l’oggi è giusto,
echi di diffamazione;
in nome dell’apparire,
denunce troppo grandi,
troppe persone corrispondenti
a quella persona in una persona.
Ritardi inestimabili.

Questa poesia è scritta dall’amico Andrea Tavazzani, poesia che con enorme soddisfazione e gioia ho allegato alla mia opera “Casa di bambola”, ciò di cui l’amico Andrea parla è una chiave di lettura della mia opera che mi affascina o sono solo pensieri che spesso percorrono la mia mente e sollecitano il mio animo, magari entrambe le cose.

Morte e ressurrezione

Questa è una poesia di Pablo Neruda, poesia che prima della mia morte, colei che mi ha ucciso mi diede. Ringrazio per la morte inflittami cosi da permettermi una rinascità. Ogni qualvolta che rinasco mi sento più forte grazie a ciò che la morte mi ha permesso di comprendere.

La morte

Sono rinato molte volte, dal fondo
di stelle rovinate, ricostruendo il filo
delle eternità che popolai con le mie mani,
e ora vado a morire, senza nient’ altro, con la terra
sopra il mio corpo, destinato a essere terra.
Non ho comprato una porzione del cielo che vendevano
i sacerdoti, e non ho accettato le tenebre
che il metafisico fabbricava
per potenti sfaccendati.
Voglio stare nella morte insieme ai poveri
che non ebbero tempo di studiarla,
mentre li bastonavano quelli che hanno
un cielo suddiviso e su misura.
Ho la mia morte pronta, come un vestito
che mi aspetta, del colore che amo,
dell’estensione che cercai inutilmente,
della profondità che necessito.
Quando l’amore consumò la sua materia evidente
e la lotta sgrana i suoi martelli
in altre mani di unita forza,
la morte viene a cancellare le tracce
che costruirono le tue frontiere.

 Pablo Neruda